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Pezzi di Napoli riedita la Sunflowers chair di Roberto Mango (1929-2003), la sedia girasole, a forma di cuoppo come amava chiamarla il suo autore, pezzo storico del design, sintesi di modernità e conservazione. Una edizione in tiratura limitata che rende omaggio al grande architetto e designer napoletano che negli anni Cinquanta intuì la possibilità di un design che può essere anche artigianale.

Disegnata a metà degli anni Cinquanta, la Sunflower è una seduta minima, mediterranea ed evocativa, essenziale nella forma, geniale nell'accostamento di texture e materiali. È composta da sole due parti ben distinte: la seduta-schienale e il supporto di base. La prima è un cono di vimini che rievoca i cesti e le nasse intrecciate a mano dagli artigiani e dai pescatori che Mango conobbe e frequentò a Positano; la seconda è un tripode in ferro minimale, verniciato di nero. Un accostamento in apparenza semplice ma che rivela un approccio geniale, in cui la grazia e la sensibilità dell'intervento ‘manuale' convivono con la ferma consistenza e la mutevole duttilità del metallo. Il risultato è un oggetto che connota lo spazio - sia indoor che outdoor - con carattere e leggerezza.

Con questa riedizione in tiratura limitata, Pezzi di Napoli si presenta al grande pubblico, dopo oltre un anno di studi e ricerche, come spazio fisico e virtuale design oriented, nuovo brand di produzioni e piattaforma tecnologica. "Cominciamo con un cult del design che rende omaggio non solo ad un grande protagonista del Design Industriale moderno, ma che al tempo stesso è memoria di Napoli e del suo immenso patrimonio di tradizioni artigianali", dichiarano Titti Gallucci e Giosy Camardella ideatrici e curatrici del progetto Pezzi di Napoli.

Pezzi di Napoli:

Pezzi di Napoli è una finestra sul passato e sul futuro creativo di Napoli, uno spazio di ricerca di talenti ed energie creative per recuperare la memoria del bello e del fatto a mano, valorizzare alcuni mestieri dimenticati e supportare nuove idee progettuali, una vetrina e laboratorio di produzione artistica: viaggio, incontro, impegno, sfida. Pezzi di Napoli è un brand, una piattaforma tecnologica business oriented e un luogo di ricerca e studio con una visione world wide. È uno spazio fisico e virtuale di valorizzazione e visibilità che raccoglie esperienze uniche e produzioni esclusive di artisti, designer e artigiani. Pezzi di Napoli nasce da un'idea di Giosy Camardella e Titti Gallucci con l'obiettivo di raccontare Napoli ad un pubblico colto e cosmopolita attraverso frammenti di design e artigianalità, in edizione limitata. Il progetto punta a recuperare la memoria di parte dell'immenso patrimonio storico, artistico e culturale della città attraverso linguaggi nuovi e contemporanei. Dall'home décor al fashion jewels, le collezionidi Pezzi di Napoli restituiscono il giusto valore e prestigio dell'hand-made partenopeo; non solo oggetti esclusivi che si distinguono per l'idea creativa e la fattura, ma anche riedizioni di grandi classici e nuovi progetti per vestire la casa, lo spazio o la persona.

Roberto Mango

Architetto e designer, ha saputo combinare nei suoi progetti spirito napoletano e avanguardia. Senza perdere di vista le proprie radici, ha guardato il nuovo con grande apertura mentale. Dopo la laurea, conseguita nell'Ateneo napoletano, nel 1949 si trasferisce negli Stati Uniti dove l'industrial design è parte integrante della cultura produttiva. Studia in alcune delle migliori università americane dove ha la possibilità di conosce personalmente Walter Gropius e Mies van derRohe e svolge contemporaneamente una intensa attività didattica con seminari sul differente ruolo assunto dal design in Europa e in America. Tra il 1951 e il 1953 è Art Director della rivista americana Interiors. Negli stessi anni è corrispondente dagli Stati Uniti per Domus, attraverso la quale promuove il design americano nell'ambiente culturale e produttivo italiano. Negli States conosce e frequenta prima Charles Eames e poi Le Corbusier. Dal 1953 Mango è di nuovo a Napoli e trascorre lunghi periodi a Positano dove incontra abilissimi artigiani: è qui che inizia a pensare ad oggetti dallo stile internazionale ma dalla fattura artigianale. Sono arredi in legno, lampade in paglia e in vetro che dimostrano che è possibile instaurare un rapporto colto e intellettuale tra artigianato e design, "poiché il design può essere anche artigianale". È in questi anni che nasce la sua Sunflower sintesi della sua esperienza perché il primo modello di questa sedia viene prodotto proprio tra Napoli - dove abili artigiani lavorano la conca in vimini - e gli Stati Uniti, dove è invece realizzato il supporto circolare in ferro. Dal 1954 al '64 Mango collabora con la Triennale di Milano. Nel 1958, in anticipo sulle altre sedi universitarie, tiene i primi corsi di disegno industriale alla Facoltà di Architettura di Napoli dove allestisce nel 1960 una mostra sul design e la produzione negli Stati Uniti. Presso la stessa università, anche questa volta primo in Italia, istituirà la Scuola di specializzazione in Disegno Industriale, aprendo la strada a una formazione specialistica. Gli studi e le sperimentazioni sul design condotti alla facoltà di Architettura di Napoli gli valgono il Premio Compasso d'Oro ADI nel 1967.

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