Tu sei qui: Economia e TurismoInverno in Costiera Amalfitana: obiettivo destagionalizzazione, a che punto siamo?
Inserito da (Maria Abate), lunedì 12 febbraio 2018 17:24:55
Si parla spesso di destagionalizzazione, negli ultimi tempi, anche in Costiera amalfitana. Un argomento su cui l'Unione Europea, ai tempi CEE, si soffermò più di trent'anni fa. Nella decisione del consiglio del 21 dicembre 1988, che istituiva per il 1990 l'Anno Europeo del Turismo, si legge, infatti: «Il problema più grave del turismo in Europa è la sua elevata concentrazione in alta stagione, il che comporta la congestione delle capacità di trasporto e dei servizi di accoglienza, nonché il degrado dell'ambiente naturale ed umano nell'alta stagione, ed uno scarso impiego delle risorse finanziarie ed umane nella bassa stagione».
E ancora oggi, in un 2018 reduce dall'ennesima stagione turistica da record, sono poche le iniziative atte a promuovere un turismo invernale in Costa d'Amalfi. Se strutture come il Villa Romana Hotel & Spa a Minori (che ha visto ospite nei giorni scorsi Biagio Antonacci e l'ex ala destra di Samp e Juventus Attilio Lombardo), l'Hotel Bonadies e Villa Maria a Ravello, nonché l'Nh Grand Hotel Convento e l'Hotel Luna ad Amalfi hanno allungato il periodo di apertura, comuni come Positano si trasformano in città fantasma. Tutto è chiuso: hotel storici e prestigiosi, bar antichi e moderni, ristoranti di lusso e trattorie. Tanto che quei pochi turisti che decidono di trascorrere le ferie invernali in Costiera incontrano non poche difficoltà a trovare strutture in cui alloggiare e in cui mangiare. Eppure, nell'epoca del Turismo 2.0, fatto di condivisione, di esperienze e social life, le strategie di destagionalizzazione sarebbero anche approntabili con facilità.
Dell'amara situazione approfitta la verde Tramonti, che in pieno inverno continua a lavorare con i suoi agriturismi e ristoranti, in linea con la politica di promozione turistica dell'Amministrazione attuale, che vede sempre più protagonista in TV il Polmone Verde della Costa d'Amalfi. Come è avvenuto nella puntata di Geo su Rai Tre, il 26 gennaio scorso, quando il concetto di destagionalizzazione è stato ben rimarcato da Maria Rosaria Sannino, giornalista e presidente del Club per l'Unesco di Amalfi. A percorrere il Cammino delle Viti (a Tramonti) e il Sentiero dei Limoni (da Maiori a Minori), ha spiegato senza mezzi termini, bisogna venirci in autunno o in inverno, quando la tranquillità del periodo e l'assenza della calura estiva consentono una maggiore godibilità del territorio, da assaporare per gli scorci mozzafiato e i prodotti tipici. Insomma, Tramonti - e dovrebbero ispirarvisi tutti i comuni della Divina - ha improntato il proprio successo sul turismo enogastronomico, che inaugura un nuovo modo di vivere la vacanza (associandola alla visita ad aziende vinicole e agroalimentari con degustazione dei vini tipici e piatti locali), ma che soprattutto è praticabile durante tutto il corso dell’anno e quindi anche in momenti tradizionalmente considerati di "bassa stagione".
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