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Tramonti. pizza, tradizioni

A Tramonti il 2 novembre si mangia la "pizza nera", dopo la visita al cimitero

La pizza nera prende il nome non solo dal colore associato al lutto, ma anche dall'impasto con farina integrale che viene utilizzato anche per il pane biscottato

Inserito da (Maria Abate), venerdì 1 novembre 2019 15:56:18

Mangiare la pizza il giorno dei morti è, per gli abitanti di Tramonti e per quelli dell'intera Costiera Amalfitana, un vero e proprio assioma. Un'usanza talmente radicata che - a distanza di decenni - non ci si chiede nemmeno il perché.

La salita ripida e tortuosa per raggiungere il Cimitero comunale, che oggi i tramontani percorrono con i pulmini messi a disposizione dal Comune, anticamente veniva fatta a piedi, ripagata poi dal panorama che si scorge dall'alto.

Quindi, dopo la messa e la benedizione delle tombe, la famiglia si riuniva attorno alla "pizza nera dei morti". Le ragioni sono antichissime e vanno ritrovate nel fatto che al cimitero si stava fino all'imbrunire, per la veglia, e le massaie non avevano il tempo materiale per mettersi ai fornelli a preparare da mangiare per la famiglia. Ed ecco che la pizza accorreva in loro aiuto, preparata a casa con l'impasto lasciato a lievitare fin dalla mattina, oppure acquistata nei locali del posto. La pizza nera prende il nome non solo dal colore associato al lutto, ma anche dall'impasto con farina integrale che viene utilizzato anche per il pane biscottato.

Qualcuno ricorderà che, molti anni fa, proprio davanti al cortile del cimitero si posizionava Mattia Apicella, meglio conosciuto come "Mattiuccio", che sfornava pizze per coloro che decidevano di consumarle prima di ripartire. Meglio intraprendere la strada del ritorno - che si percorreva a piedi - a stomaco pieno, insomma.

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