Tu sei qui: Storia e Storie“Amalfi e la Terra Santa. Interscambi sociali, culturali ed economici”: 19 giugno Giornata di Studio all'Arsenale
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 14 giugno 2023 14:08:29
Si intitola "Amalfi e la Terra Santa. Interscambi sociali, culturali ed economici" ed è la Giornata di Studio che si terrà lunedì 19 giugno all'Arsenale della Repubblica di Amalfi, con inizio alle 9.30.
Il programma prevede, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Daniele Milano, dell'Arcivescovo di Amalfi - Cava de'Tirreni Mons. Orazio Soricelli e del Presidente del Centro di Cultura e Storia Amalfitana Giuseppe Cobalto, gli interventi di:
- Giuseppe GARGANO, Centro di Cultura e Storia Amalfitana
Amalfi e Gerusalemme: un messaggio di civiltà e di pace nel mediterraneo medievale
- Fra' Eugenio ALLIATA ofm, Studium Biblicum Franciscanum
Testimonianze archeologiche nell'area del Muristan (Ospedale) a Gerusalemme
- Michail TALALAY, Accademia Russa delle Scienze
Culto e reliquie di santi palestinesi in Costa d'Amalfi
- Don Luigi COLAVOLPE, Postulatore della causa di beatificazione del Servo di Dio Ercolano Marini
L'Arcivescovo di Amalfi Ercolano Marini e la Terra Santa.
Presiede e coordina il convegno Carlo Ebanista, dall'Università degli Studi del Molise.
La parola arabo-persiana "Muristan" indica un luogo di circa 140x110 metri nel cuore del centro storico di Gerusalemme e può essere facilmente tradotta come 'ospizio' o 'ospedale': veniva indicato, nelle fonti islamiche, come l'ospedale dell'Ordine dei Giovanniti nella città santa. Si trova in prossimità della chiesa del Santo Sepolcro e occupa, nella topografia della città, una posizione chiave. L'area con le sue chiese e le sue costruzioni è stata utilizzata in svariati modi già dall'epoca della conquista di Gerusalemme nell'anno 1187 ed è stata più volte distrutta. Nei grandi atrii, di cui non si conosce la precisa localizzazione, furono accolti fino alla fine del XV secolo i pellegrini; dopo la conquista del Saladino, altre parti furono trasformate in fondazioni islamiche. Alcuni terremoti procurarono grandi danni. Nel XIX secolo la zona fu man mano abbandonata. Nelle rovine, persino nella circoscrizione delle fondazioni musulmane, si erano sistemati i conciatori. Nell'epoca relativa al '900 e ad essa successiva il quartiere fu coperto da numerose costruzioni moderne tra cui un'intera ala del bazar. Oggi tutta la zona è quasi completamente urbanizzata rendendo le ricerche archeologiche molto difficili. Secondo quanto riferiscono le fonti si sa che all'interno di questa area vi erano tre chiese, due costruzioni di clausura e alcuni grandi atrii. Il loro aspetto e la loro funzione sono, però, ancora controverse.
Le origini dell'ordine dei Giovanniti non sono ancora chiare, sebbene esista una certa sicurezza sul fatto che l'Ordine dei Commercianti di Amalfi fu fondato in questo luogo a Gerusalemme intorno al 1070 per dare ospitalità a pellegrini occidentali che si recavano al Santo Sepolcro. Esistono tracce archeologiche che portano da Amalfi a Gerusalemme? La seconda problematica rimanda agli archivi europei, tra questi in particolare sono rilevanti quelli tedeschi, finora conosciuti solo approssimativamente. Com'è noto, l'ordine dei Giovanniti fu sciolto all'inizio del XIX secolo e rifondato subito dopo. In particolare il ramo protestante dell'ordine fu rifondato nell'anno 1854 dal re Federico Guglielmo IV in Prussia ed ebbe come scopo quello di ritornare sui luoghi della fondazione medievale a Gerusalemme. Dal 1869 nacque a Berlino il progetto di ricostruzione delle chiese di Santa Maria latina e di altre costruzioni dell'ordine a Gerusalemme. Ecco perché molti reperti archeologici circa le ricerche e gli scavi del XIX a Gerusalemme sono conservati negli archivi di Berlino.
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