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Atrani e Positano location delle scene comiche di Boldi e De Sica in "A spasso nel tempo"

Era il 1997 quando Carlo Vanzina scelse Atrani e Positano per i battibecchi di Ascanio Orsini Varaldo e Walter Boso, protagonisti del film

Inserito da (Maria Abate), venerdì 10 gennaio 2020 13:11:46

Se Sorrento fu la location, nel 1996, di alcune scene del film comico "A spasso nel tempo", Atrani e Positano furono protagoniste, l'anno successivo, di un episodio del sequel con Massimo Boldi e Christian De Sica. Era il 1997 quando Carlo Vanzina scelse Atrani e Positano per i battibecchi di Ascanio Orsini Varaldo e Walter Boso, protagonisti del film.

Nel primo film i protagonisti, un milanese e un romano sono in visita ad Hollywood, dove si vedono costretti a condividere, a causa di un cattivo funzionamento, una serie di avventure nel passato sulla macchina del tempo inventata da un certo professor Mortimer. Il viaggio nel tempo continua nel secondo film, in cui Ascanio e Walter vengono richiamati all'ordine (tramite cellulare) dalle mogli inviperite per la loro assenza ma non fanno ritorno. Questa volta si parte dalla preistoria per finire nell'Irlanda degli Highlander da cui si balza al West. Poi si passa per Napoli per giungere alla Swinging London dei Beatles (solo Walter) mentre Ascanio si esibisce a Las Vegas. Non mancherà una sosta a Firenze condita con un po' di paprika erotica, quindi la tappa in Campania.

Qui, Ascanio incontra Mariangela D'Abbraccio, che interpreta la bella Sofia, che vende pesce appena pescato sulla spiaggetta di Atrani e che entra subito tra le sue mire. Un parapiglia a una bancarella poco distante lo costringe, in quanto maresciallo, a intervenire: un ladro tentava di rubare della merce a un commerciante. Si tratta del suo compare Walter, di cui aveva perso le tracce e che aveva sottratto illegalmente un salame per via della fame. Ascanio è deciso a portarlo al comando, ma Walter gli chiede di scortarlo prima in un bagno in un bar della piazzetta. Così, fugge dalla finestra e si ferma sulle scale interne che portano alla Maddalena, sotto le arcate, a mangiare il salame. Da un balcone, però, alcuni bambini lo vedono, lo chiamano "papà" e gli vanno incontro chiedendogli di condividerlo con loro: sono gli otto figli di Sofia, che soffrono la fame perché a portare avanti la famiglia è solo lei, mentre il marito è disoccupato. Walter è abbagliato dalla sua bellezza e lascia il salame ai bambini per poi entrare in casa e cingere tra le braccia Sofia. A una festa serale in spiaggia, però Sofia rincontra il maresciallo Ascanio e cede alle sue avances. Mentre ballano un tango, però, Ascanio si accorge che Walter è intento a bere la limonata che aveva lasciato sul tavolo e soltanto Sofia lo salva dall'arresto. «Io ti lascio libero se tu mi lasci via libera con Sofia», gli propone. Mentre i due litigano, Sofia è intercettata dal padrone di casa che le intima di dargli il fitto entro la mattina successiva oppure sarà sfrattata. Il maresciallo, per fare colpo, la rassicura che sistemerà tutto lui. Così, la mattina dopo si reca a casa di Don Gaetano e si fa mostrare - con una scusa - il contenuto della sua cassaforte. Nel frattempo, mentre Walter finge di rubare due suoi candelabri, Ascanio approfitta della distrazione di Don Gaetano per sottrarre le banconote necessarie al pagamento del fitto e portarle a Sofia. Alle 12.10 il proprietario si reca a casa di Sofia per riscuotere il fitto, ma i due non sono arrivati in tempo a salvarla e Don Gaetano minaccia lo sfratto. Improvvisamente, le banconote iniziano a cadere dal soffitto: sono Ascanio e Walter a gettarle da una piccola finestra in alto. Sofia grida al miracolo e Don Gaetano è contento.

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