Ultimo aggiornamento 2 giorni fa B. Vergine del buon consiglio

Date rapide

Oggi: 26 aprile

Ieri: 25 aprile

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Amalfi News Costiera Amalfitana

Il Magazine della Costa d'Amalfi

Amalfi News - Il Magazine della Costa d'Amalfi Il Magazine della Costa d'Amalfi

Hotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury HotelPasticceria Pansa, una dolce storia lunga due secoliSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina Amalfi - Lifestyle Luxury Hotel on the Amalfi CoastMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiSunland Viaggi e Turismo - Tour operator incoming in Costiera Amalfitana

Tu sei qui: Storia e StorieIl cornicione del timpano restaurato del Duomo di Amalfi è nero e crea continuità cromatica col resto della facciata /FOTO

Villa Romana Hotel & SPA Minori Amalfi Coast ItalyVilla Mary Charming Bed & Breakfast - Liparlati - Positano - Amalficoast - Costiera AmalfitanaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Zia Pupetta Suites in Costiera Amalfitana: un esclusivo Bed & Breakfast di Charme in piazza Duomo ad Amalfi

Storia e Storie

Amalfi, costiera amalfitana, restauro, Duomo, Sant'Andrea, timpano, mosaico

Il cornicione del timpano restaurato del Duomo di Amalfi è nero e crea continuità cromatica col resto della facciata /FOTO

C’è chi ha detto che il cornicione nero del timpano restaurato del Duomo di Amalfi sia un pugno dell’occhio. Fino a un anno fa, infatti, era giallo. Ma a ben vedere, guardando la cattedrale nel suo insieme, la nuova cornice nera garantisce continuità all’intera struttura

Inserito da (Maria Abate), sabato 27 febbraio 2021 10:59:10

Di Maria Abate

C'è chi ha detto che il cornicione nero del timpano restaurato del Duomo di Amalfi sia un pugno dell'occhio. Fino a un anno fa, infatti, era giallo.

Ma a ben vedere, guardando la cattedrale nel suo insieme, la nuova cornice nera garantisce continuità all'intera struttura. Infatti, tutti gli altri cornicioni dei vari elementi che compongono la facciata sono sempre stati neri... A "stonare", semmai, era il vecchio cornicione chiaro del timpano...

Ad ogni modo, c'è bisogno di abituare l'occhio a una novità che ben presto ci apparirà ben armonizzata nel contesto della piazzetta e dell'abitato circostante.

Polemiche a parte, ciò che colpisce del restauro del mosaico di Domenico Morelli, che risale agli inizi del XIX secolo, quando andò a sostituire la facciata precedente fatta crollare e resa irrecuperabile da un forte vento, è la brillantezza delle immagini.

La scena mosaicata raffigura il Cristo Pantocratore, un'immagine di Dio in gloria, quale Origine, Signore e Giudice finale di tutte le cose create, che è raffigurata spesso nei ricchi mosaici dorati che decorano l'abside delle più grandi chiese ortodosse, come la Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli, attualmente trasformata in moschea.

In comune con la Basilica turca, infatti, la Cattedrale di Sant'Andrea ha lo stile bizantino. Quello stile che, essendo il ducato di Amalfi sotto la diretta dipendenza di Bisanzio, si riscontra in molti angoli della Costiera Amalfitana.

E, allacciandoci alla storia, non dobbiamo dimenticare che il Duomo di Amalfi custodisce le reliquie di Sant'Andrea dal 1208, anno in cui furono portate in Costiera dal cardinale Pietro Capuano, legato di Innocenzo III, quale bottino di guerra dopo la quarta crociata. Mentre i crociati combattevano, infatti, il legato aveva intrapreso una serie di colloqui con il patriarca di Costantinopoli, per portare a termine una richiesta del Papa. Il dibattito, di natura teologica, si incentrava sulla supremazia della sede più antica, che per Capuano era la sede di Roma, essendone stato l'artefice lo stesso apostolo Pietro. Secondo il patriarca, invece, la sede più antica era quella di Costantinopoli, perché fondata da uno dei primi apostoli chiamati da Cristo, Andrea. Fu per questo Capuano chiese ai crociati di trafugare il corpo di Sant'Andrea e portarlo in Italia, per riaffermare con forza la supremazia della Chiesa d'Occidente.

Ma tornando al mosaico di Morelli, il Pantocratore della facciata del duomo di Amalfi è tratto dal passo dell'Apocalisse di San Giovanni ed è raffigurato con la mano destra benedicente (in questo caso alla latina) e con il libro dei Vangeli, simbolo della giustizia divina, in quella sinistra.

Egli è assiso su un trono i simboli degli Evangelisti e le podestà terrene, che, in segno di adorazione e sottomissione, si prostrano davanti a lui per porgergli le loro corone. È, inoltre, raffigurato all'interno di un cerchio, simbolo di perfezione, che nell'Apocalisse è usato da Giovanni per rappresentare la gloria e il potere di Dio che si manifesterà sul suo trono. Ai piedi del Cristo si trova una vasca piena d'acqua, simbolo del mare che, secondo la tradizione ebraica, era considerato la dimora del maligno.

Per finire, sotto la rappresentazione centrale, dodici bifore accolgono i dodici Apostoli, citati ad uno ad uno col nome in latino.

GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA IN BASSO PER I DETTAGLI

Leggi anche:

Pietro Capuano e la traslazione delle reliquie di Sant'Andrea ad Amalfi dopo la quarta crociata

Amalfi, dopo il restauro il mosaico del Duomo ritrova l'antico splendore /FOTO

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Amalfi News!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 101830106

Storia e Storie

Amalfi o Positano? Il fascino senza tempo della Costiera che confonde

Nel 1954, il fotografo tedesco Helbig Konrad immortalò una veduta mozzafiato dei terrazzamenti di Vettica Minore, una frazione del comune di Amalfi, accompagnata dallo sfondo imponente della Torre dello Ziro e della costa che arriva fino a Ravello. Tuttavia, nella sua collezione, quella stessa immagine...

1953, Amalfi: l'ingresso da Atrani e l'epoca d'oro della SS163

La Costiera Amalfitana, con il suo percorso tortuoso e panoramico, rappresenta una delle meraviglie del nostro Paese. Una fotografia del 1953, scattata dalla celebre Lala Ausfberg, cattura l'ingresso ad Amalfi da Atrani, restituendo uno scorcio di un'epoca in cui l'attuale SS163 Amalfitana iniziava a...

La tradizione della pizza ad Amalfi nel giorno dei defunti

di Sigismondo Nastri "Il ricordo è l'unico paradiso dal quale non possiamo venir cacciati" è il motto del mio blog (www.mondosigi.com), preso in prestito da Jean Paul (pseudonimo di Johann Paul Friedrich Richter, scrittore e pedagogista tedesco: Wunsiedel, 21 marzo 1763 - Bayreuth, 14 novembre 1825)....

Operazione "Avalanche": la guerra vista dalla grotta di Sant’Elena ad Amalfi

Di Sigismondo Nastri* Abitavamo nel cuore della Valle dei Mulini, all'ultimo piano del maestoso palazzo Anastasio, dove comincia a inerpicarsi la strada pedonale che conduce a Pontone, Minuta e Scala. Per noi l'accesso non era dal cancello centrale che immetteva ad una bella scalinata, arricchita da...

L'estate amalfitana negli anni sessanta: tre immagini di Amalfi realizzate da fotografi tedeschi

L'estate in Costiera Amalfitana, nonostante il territorio caratteristico, fatto dall'incontro tra mare, cittadine e versante dei Lattari, non conosce mai stagioni fallimentari. Anzi, malgrado i classici momenti calanti, le anomalie di sempre e l'enorme flusso di visitatori, la nostra "Divina" non smette...