Ultimo aggiornamento 1 giorno fa Natale

Date rapide

Oggi: 25 dicembre

Ieri: 24 dicembre

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Amalfi News Costiera Amalfitana

Il Magazine della Costa d'Amalfi

Amalfi News - Il Magazine della Costa d'Amalfi Il Magazine della Costa d'Amalfi

Hotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury HotelPasticceria Pansa, una dolce storia lunga due secoliSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina Amalfi - Lifestyle Luxury Hotel on the Amalfi CoastMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiSunland Viaggi e Turismo - Tour operator incoming in Costiera Amalfitana

Tu sei qui: Storia e StorieIrene Kowaliska e il sogno artistico tra Vietri sul Mare e Positano

Villa Romana Hotel & SPA Minori Amalfi Coast ItalyVilla Mary Charming Bed & Breakfast - Liparlati - Positano - Amalficoast - Costiera AmalfitanaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Zia Pupetta Suites in Costiera Amalfitana: un esclusivo Bed & Breakfast di Charme in piazza Duomo ad Amalfi

Storia e Storie

Irene Kowaliska e il sogno artistico tra Vietri sul Mare e Positano

Inserito da (admin), mercoledì 9 maggio 2018 12:27:10

«Ho impiegato 15 giorni per imparare la tecnica di pittura su ceramica, che non è facile... Ma io amo la penombra della fabbrica e l'odore della creta. Mi piace quando tra le mani, sul tornio, cresce la pura forma». Parlava così, Irene Kowaliska, della sua passione. Una passione che la spinse a trasferirsi da Berlino a Vietri sul Mare.

Era il 1931 e Vietri era una cittadina umile, che viveva di pesce fresco e pane appena sfornato. Ma l'entusiasta Irene trovò subito lavoro alla ICS (Industria Ceramica Salernitana) di Max Melamerson, imprenditore tedesco che l'aveva avviata nel 1927, quando aveva rilevato i locali della fabbrica di ceramiche "Della Monica".

Percepiva un salario di 50 lire a settimana, «un pessimo stipendio - ricorda -, ma con 200 lire al mese si poteva vivere». Qui potè esprimere a pieno la sua arte, «attraverso la quale passa il tempo e la poesia, un linguaggio originario, autentico, tracciato con delicati lineamenti su oggetti in terre cotte smaltate a raccontare storie di pescatori e contadini, rituali di madri e giovani innamorati, palpiti solari e marini di una spiaggia, di una rete stesa al rammaglio, [...] la metamorfosi del linguaggio ceramico vietrese, la nobilitazione di una tradizione antica dalla quale si prende tutta l'esperienza dei maestri vasai, decoratori, fornaciai, e sulla quale si innesta un segno colto mitteleuropeo». Così, scrive di lei Vito Pinto.

E così, divenuta ormai abile, nel 1937, a seguito di numerose ordinazioni, decise di mettersi in proprio, organizzando un suo laboratorio ceramico, che però dovette chiudere con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Intanto si era legata al poeta espressionista e dissidente Armin T. Wegner, che si era stabilito a Positano e dal quale, nel 1941, ebbe il figlio Misha. Con lui si trasferì a Positano, alla "Casa dei 7 venti", eremo di tranquillità dove Irene trovò «un vero rifugio alla fine del mondo».

Nel suo "Positano Studio", ella cominciò a lavorare su stoffa, dipingendo e tessendo il mondo che la circondava. Un importante contributo a quella che sarà l'ormai affermata "Moda Positano", tant'è che nel 1950 il periodico "Cinemonde" pubblicò, in copertina, una foto di Ingrid Bergman con indosso un vestito dipinto proprio da Irene Kowaliska.

Irene Kowaliska è considerata tra i massimi esponenti della cosiddetta "Colonia tedesca di Vietri" a cui tanto deve la rinascita e l'affermazione sui mercati della produzione ceramica vietrese.

Il libro in suo onore, "Irene Kowaliska. 1939" (Areablu Edizioni), scritto da Vito Pinto e illustrato da Gianni Grattacaso, sarà presentato venerdì 11 maggio, alle 19.30, nel Salone degli Affreschi di Palazzo Mezzacapo a Maiori.

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.

Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Amalfi News!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 1020103109

Storia e Storie

La tradizione della pizza ad Amalfi nel giorno dei defunti

di Sigismondo Nastri "Il ricordo è l'unico paradiso dal quale non possiamo venir cacciati" è il motto del mio blog (www.mondosigi.com), preso in prestito da Jean Paul (pseudonimo di Johann Paul Friedrich Richter, scrittore e pedagogista tedesco: Wunsiedel, 21 marzo 1763 - Bayreuth, 14 novembre 1825)....

Operazione "Avalanche": la guerra vista dalla grotta di Sant’Elena ad Amalfi

Di Sigismondo Nastri* Abitavamo nel cuore della Valle dei Mulini, all'ultimo piano del maestoso palazzo Anastasio, dove comincia a inerpicarsi la strada pedonale che conduce a Pontone, Minuta e Scala. Per noi l'accesso non era dal cancello centrale che immetteva ad una bella scalinata, arricchita da...

L'estate amalfitana negli anni sessanta: tre immagini di Amalfi realizzate da fotografi tedeschi

L'estate in Costiera Amalfitana, nonostante il territorio caratteristico, fatto dall'incontro tra mare, cittadine e versante dei Lattari, non conosce mai stagioni fallimentari. Anzi, malgrado i classici momenti calanti, le anomalie di sempre e l'enorme flusso di visitatori, la nostra "Divina" non smette...

Da Amalfi a Parigi, Franco Gambardella espone un suo scatto alla Galerie Joseph Le Palais

Di Maria Abate Tra le foto di 444 fotografi provenienti da tutto il mondo, tra il 24 e il 26 maggio, a Parigi, sarà esposta anche quella di Franco Gambardella. Il giovane amalfitano, in arte "Franco Gambs", è reduce dalla mostra "Iconic Photo Show", che si è tenuta a Milano lo scorso settembre. E, dopo...

“Uno strano tipo”, il film del 1963 con Celentano girato in Costiera Amalfitana /VIDEO

In un sabato mite di fine inverno, il gruppo Cava Storie pubblica un'altra chicca dal suo archivio storico. Questa volta si tratta di scene del film "Uno Strano Tipo", girate in Costiera Amalfitana. Diretta dal regista Lucio Fulci, la pellicola uscì nelle sale cinematografiche nel 1963. Tra i principali...