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Maiori, Costiera Amalfitana, Memoria storica, Poesie

Maiori ricorda i suoi Caduti con la poesia della professoressa Angiola Amarante

Domenica 3 novembre, l'Amministrazione Comunale di Maiori e l'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, celebrano i Combattenti e i Caduti di tutte le guerre

Inserito da (Maria Abate), venerdì 1 novembre 2019 17:52:47

Di Maria Abate

«Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12. La guerra contro l'Austria - Ungheria che, sotto l'alta guida di Sua Maestà il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta». Con queste parole iniziava il Bollettino della Vittoria a firma del generale Armando Diaz, che annunciò la fine della Prima Guerra Mondiale. Ad essa presero parte, per la sola Italia, 6 milioni di militari (erano stati chiamati alle armi i nati dal 1874 al 1900) e almeno 650mila vi persero la vita.

Domenica 3 novembre, l'Amministrazione Comunale di Maiori e l'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, celebrano i Combattenti e i Caduti in quell'immane conflitto. Dopo la Santa Messa celebrata dal parroco Don Vincenzo Taiani presso il Santuario di Santa Maria a Mare (ore 10,30), un corteo raggiungerà il Monumento ai Caduti.

Per l'occasione sarà scoperta una targa con una poesia scritta dalla professoressa Angiola Amarante e dedicata al "Milite Ignoto", un militare morto durante il conflitto bellico e il cui corpo non è stato mai identificato. Per il quinquennio scolastico 2010-2015, con deliberazione n.136 del 31.08.2010, il Comune di Maiori le affidò in adozione il Monumento ai Caduti (unitamente agli annessi giardini) «affinché esso possa essere strumento di sensibilizzazione e di formazione delle giovani generazioni, per quanto concerne la conoscenza storica della Nostra Patria e l'attenzione al Verde». Premiata il 10 marzo 2018 nella VI edizione di "Io Donna per Maiori", «per aver promosso la consapevolezza del patrimonio storico del territorio e la conservazione del ricordo», Angiola è dotata di una spiccata delicatezza, che traspare dalle sue poesie.

Agnese Moro, figlia del compianto Aldo, le dedicò un pensiero nel libro "Un uomo così. Ricordando mio padre" (BUR, 2008), per aver coinvolto i suoi alunni in un progetto con l'autrice. «Girare per le scuole - scrive - è stata una delle cose più emozionanti. L'incontro certamente più inatteso e commovente è stato quello con i bambini di seconda elementare dell'Istituto comprensivo Luigi Staibano di Maiori. Sotto la guida della maestra Angiola Amarante hanno lavorato su "Un uomo così", mettendo a fuoco momenti di vita familiare - nostra e loro - e conoscendo quello che ora chiamano «Nonno Aldo». Hanno ricopiato per me (quanta pazienza!) quello che hanno fatto, corredato da bellissimi disegni. Quando sono andata a trovarli, su invito del dirigente scolastico Nicola La Vecchia, sono stata accolta con grande amicizia e con un delizioso spettacolo, curato da tutto il gruppo dei docenti, nel quale i bambini raccontavano la loro città. Ho potuto conoscere i bambini e i loro genitori e passare con loro dei momenti veramente indimenticabili».

Al termine della cerimonia il consueto lancio del serto in mare in onore dei Marinai caduti in tutte le guerre.

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