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Online l'archivio storico Enit, tra 20mila manifesti pubblicitari riemerge anche Positano degli anni '50

I bellissimi manifesti storici e le campagne pubblicitarie firmate dai migliori designer degli anni '30-'40-'50, che hanno indirizzato l'Italia verso la ripresa post bellica e ora post Covid. L'Enit apre al pubblico l'Archivio storico del turismo italiano

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 19 maggio 2021 08:43:08

I bellissimi manifesti storici e le campagne pubblicitarie firmate dai migliori designer degli anni '30-'40-'50, che hanno indirizzato l'Italia verso la ripresa post bellica e ora post Covid.

L'Enit apre al pubblico l'Archivio storico del turismo italiano che racchiude migliaia di diapositive, manifesti e foto digitalizzate ed è in continuo aggiornamento a mano a mano che riaffiorano i reperti.

Costituito a partire dal 1919, anno di fondazione dell'Ente, conserva materiale di natura eterogenea per tipologia e datazione, offrendo una panoramica storicizzata dell'Italia intera.

L'Agenzia Nazionale del Turismo va ora alla ricerca anche dei beni non censiti nella disponibilità invece delle collezioni d'arte dei privati e delle gallerie. Un vero e proprio censimento di tutte le opere presenti oggi sul mercato che Enit commissionò e produsse tra gli anni '20 e gli anni '70 in linea con la propria mission: la promozione dell'Italia all'estero.

L'attività in corso si inserisce nell'ambito dell'ampio progetto di sistematizzazione, catalogazione, studio e valorizzazione del patrimonio culturale avviato da Enit in occasione dei cento anni dalla fondazione (2019) dell'Agenzia. Tale imponente lavoro di sistematizzazione ha permesso finora di digitalizzare 20mila record tra manifesti, foto, diapositive, negativi, vetrini e editoria, che diventeranno in totale 160mila a fine 2023, e ha permesso la creazione di un archivio unico centralizzato e digitale da oggi fruibile on line.

E tra i record digitalizzati c'è anche una raffigurazione stilizzata del centro urbano di Positano. Un manifesto pubblicitario Enit del 1950 e stampato dalla litografia Di Mauro di Cava de' Tirreni.

«La cultura fruibile anche attraverso strumenti innovativi è un modo contemporaneo per ampliare l'ospitalità italiana e amplificare sempre di più il respiro e la conoscenza internazionale di questo Paese che è tra i più desiderati al mondo dagli stranieri. Fattori che esaltando l'unicità e che incentivano la curiosità verso le località turistiche italiane», dichiara il presidente Enit Giorgio Palmucci.

«Sempre crescenti le esclamazioni di meraviglia suscitate dalla tradizionale industria dell'accoglienza italiana. Per preparare il ritorno alla normalità il contesto storico ci porta ad andare alla ricerca di strategie per anticipare il viaggio con il pensiero come fosse un sogno da immaginare e realizzare. In 100 anni il movimento turistico è esploso da 900mila visitatori nel 1911 a quasi 64 milioni di arrivi odierni. L'apporto al sistema economico dal 1924 ad oggi è passato da 2 miliardi e mezzo di lire a quasi 42 miliardi di euro», aggiunge il direttore Enit Giovanni Bastianelli.

«Enit sta mettendo in campo nuovi modi per conservare, arricchire e mettere a disposizione il nostro patrimonio culturale a beneficio dei cittadini di oggi e delle generazioni future. Una declinazione della cultura turistica che comunica le proprie attrattive in modo coinvolgente e seducente», dichiara la direttrice Marketing Enit Maria Elena Rossi.

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