Tu sei qui: Storia e StoriePizza e immigrazione: l'inaspettato binomio che fece la fortuna dei tramontani
Inserito da (Maria Abate), domenica 25 febbraio 2018 16:45:01
Originaria della cucina napoletana, la pizza è oggi, insieme alla pasta, l'alimento italiano più conosciuto all'estero. Nel 2017 l'Unesco l'ha dichiarata "Patrimonio dell'umanità", a conferma del suo importante ruolo riconosciuto in tutto il mondo.
Nonostante la fama di Napoli quale culla della pizza, Tramonti può essere definita "la patria dei pizzaioli" grazie alle oltre 3000 pizzerie gestite sia in Italia che all'estero dai tramontani, divenuti ambasciatori delle tradizioni culinarie locali nel mondo. Quella dei tramontani fu una geniale intuizione, dovuta alla necessità di trovare lavoro al Nord, dove erano emigrati in massa nel secondo dopoguerra per sfuggire alla povertà opprimente del Sud. Proporre un piatto unico a prezzi bassissimi, in opposizione alla classica ristorazione, fatto degli ingredienti più semplici, e attendere pazientemente la risposta del pubblico diede risultati insperati. Col tempo i clienti impararono ad apprezzare una così gustosa novità e iniziarono ad affollare le pizzerie dei tramontani.
Nel 1951 Luigi Giordano aprì a Novara la prima pizzeria tramontana al nord, "Marechiaro", tuttora gestita dai figli. Il successo dell'attività lo convinse a impiantare una fitta rete di ristoranti in tutto il Nord dell'Italia, chiamando a raccolta tutti i pizzaioli originari di Tramonti. A lui va, dunque, riconosciuto il merito di aver fatto conoscere, oltre i confini della Costiera Amalfitana, la tradizionale schiacciata tramontina, con l'aggiunta di fior di latte. Da allora, e in special modo negli anni sessanta, ci fu un grande esodo da Tramonti verso tutte le città del settentrione. I contadini lasciavano i campi per andare a lavorare nelle pizzerie a gestione tramontana. Si tratta di pizzerie a gestione familiare, caratterizzate dalla rielaborazione di una cucina casalinga e dall'importazione di un'accoglienza domestica. Quest'esercito di pizzaioli, diffusosi a macchia d'olio in tutto il settentrione, ha arricchito notevolmente l'offerta gastronomica italiana, contribuendo all'immagine che lo Stivale ha nel mondo.
Nel 2010, con il riconoscimento della De.Co (denominazione comunale), il comune di Tramonti ha deciso non solo di preservare la memoria storica ma anche di fissare le caratteristiche della sua pizza che privilegia l'uso di pomodori scelti, olio extravergine DOP delle Colline Salernitane e fiordilatte dei Monti Lattari.
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