Tu sei qui: Storia e StorieRiflessione Notturna di Sigismondo Nastri
Inserito da (Maria Abate), venerdì 26 gennaio 2018 08:39:06
Domani pomeriggio, venerdì 26 gennaio - scrivo che non è ancora mezzanotte - la Costa d'Amalfi approderà (non è la prima volta che capita) a Geo, il programma condotto da Sveva Sagramola su Rai3. Appuntamento alle ore diciassette. Non la Costiera... balneare, e neppure quella delle chiese e dei monumenti storici, ma la Costiera dei sentieri inseriti tra rigogliosi pergolati che profumano di agrumi. Rigogliosi, sì, ma con quanta fatica, con quanto sacrificio! Tanto da far chiamare "contadini volanti" quelli che ci lavorano e "furmechelle", piccole formiche, le donne che salgono e scendono centinaia di gradini, spesso malmessi, trasportando sulle spalle pesanti sporte di limoni.
Si parlerà, col supporto delle immagini, di camminamenti pedonali, poco noti agli stessi residenti, ma molto frequentati dai turisti amanti del trekking, che prendono il nome di Cammino delle Viti (a Tramonti), Sentiero dei Limoni (da Maiori a Minori), Via degli Eremiti (da Erchie a Maiori). Percorsi inseriti nel programma di escursioni "Passeggi segreti", promosso e portato avanti da Gioacchino Di Martino, per il quale (ma non solo per lui) "la conoscenza del territorio costituisce il presupposto indispensabile per l'acquisizione di comportamenti più consapevoli da parte della collettività". Spero proprio che sia così.
In studio, con Di Martino, vice presidente del Centro di cultura e storia amalfitana, ci sarà la giornalista Maria Rosaria Sannino, presidente del Club per l'Unesco di Amalfi. Si parlerà del pomodoro Re Fiascone, tipico di Tramonti, del quale l'associazione Acarbio è riuscita da poco a recuperare la coltivazione. Ne tratterà Rosa Pepe, agronoma del Crea Of di Pontecagnano, rispondendo alle domande del naturalista conduttore Emanuele Biggi. Poi si passerà ai fatti: con Giuseppe Francese, il bravissimo chef del ristorante tramontano Antichi Sapori, che preparerà una pietanza, sotto gli occhi delle telecamere, impiegando il succo del Re Fiascone (al quale ho dedicato un po' di spazio nel mio libro 'A cannarizia).
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