Tu sei qui: Territorio e AmbienteNel weekend le Giornate FAI di Primavera: ad Amalfi aperto al pubblico il chiostro moresco dell’Hotel Luna
Inserito da (Maria Abate), giovedì 13 maggio 2021 14:28:33
CORAGGIO, ORGOGLIO E GENEROSITÀ. Proprio nel significato più profondo di queste parole è racchiuso lo spirito della 29ª edizione delle Giornate FAI di Primavera in programma sabato 15 e domenica 16 maggio 2021. Le Giornate FAI di Primavera sono il primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura organizzato dopo l'ultimo periodo di lockdown e in questi giorni hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica.
Anche quest'anno la grande manifestazione di piazza del FAI, dal 1993 il più importante evento dedicato al patrimonio culturale che celebra arte, storia e natura, torna a coinvolgere gli italiani - dopo i mesi difficili vissuti - nell'entusiasmante scoperta delle bellezze che ci circondano, grazie all'apertura di 600 luoghi in 300 città, molti dei quali poco conosciuti o accessibili in via eccezionale, visitabili in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti.
Chi deciderà di partecipare contribuirà ad aiutare la Fondazione, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, a portare avanti la sua missione e a compiere tanti altri "miracoli" di cui essere orgogliosi. Per prenotarsi e prendere parte all'iniziativa è richiesto un contributo minimo di 3 €.
Ville e parchi storici, residenze reali e giardini, castelli e monumenti che svelano spazi sorprendenti, aree archeologiche e musei insoliti; e ancora, orti botanici, percorsi naturalistici e itinerari in borghi che custodiscono antiche tradizioni: l'elenco dei beni visitabili durante le Giornate FAI di Primavera 2021, come da tradizione, è così ampio e variegato che è quasi impossibile da sintetizzare. E quest'anno la manifestazione è anche un'occasione per raccontare, attraverso l'attenta scelta dei luoghi e la narrazione che ne verrà fatta, la nuova visione culturale della Fondazione - presentata a fine marzo durante il XXV Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari - che vede l'Ambiente come indissolubile intreccio tra Natura e Storia e la Cultura come sintesi delle scienze umane e naturali.
In Campania saranno oltre 30 le aperture in programma nel weekend del 15 e 16 maggio e numerose sono le prenotazioni già ricevute per partecipare a questo evento diventato ormai irrinunciabile per tantissimi cittadini. In particolare, in Costiera Amalfitana sarà aperto al pubblico il Chiostro moresco dell'Hotel Luna.
Dopo il grande successo di pubblico ottenuto dai chiostri del Paradiso e di San Pietro della Canonica in occasione delle Giornate FAI d'Autunno 2020, apre per questa edizione il chiostro moresco dell'Hotel Luna, sede dell'antico convento di San Francesco, dal 1822 trasformato in albergo. Collocato sull'estremità meridionale del promontorio che scende dal Monte Aureo verso il mare e che divide Amalfi da Atrani, venne fondato, secondo la tradizione, sui ruderi dell'antica rocca di Santa Sofia o castello di Santa Croce da san Francesco di Assisi nel 1220, quando, di ritorno dalla missione operata presso il Saladino, si sarebbe fermato ad Amalfi, su invito dell'arcivescovo Giovanni Capuano, per pregare sulla tomba dell'apostolo Andrea. Di certo si sa che il convento, intitolato inizialmente a Santa Maria degli Angeli, esisteva già nel 1234. Fu trasformato nell'Albergo Luna verso il 1822 per iniziativa di Gennaro Barbaro e divenne il secondo convento-albergo del territorio amalfitano dopo il Cappuccini. Dopo la sua morte la moglie Anna continuò la gestione che successivamente passò al figlio Andrea Barbaro.
L'edificio, tutt'ora rinomata struttura alberghiera, gestita sempre dalla Famiglia Barbaro, conserva la chiesa conventuale a una navata, coperta da crociere archiacute, secondo lo schema francescano. La sottostante cripta potrebbe esser stata una chiesa altomedievale dedicata a Santa Sofia. La sua storia religiosa annovera personaggi in odore di santità, quali il beato Bonaventura da Potenza e il venerabile Domenico Girardelli da Muro (1632-1683), ivi sepolto. Il chiostro del convento è il secondo in ordine di fondazione tra i chiostri duecenteschi di stile moresco presenti ad Amalfi. Presenta un interessante quadriportico voltato a crociere archiacute, con colonnine marmoree e capitelli a stampella. In posizione centrale primeggia un suggestivo pozzo.
Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle ore 9.30 alle 13.30
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