Tu sei qui: Quando il custode vietò gli "assembramenti" nei gabinetti pubblici di Amalfi
Inserito da (Admin), giovedì 19 ottobre 2023 12:21:08
di Sigismondo Nastri
A metà del secolo scorso, i servizi igienici pubblici di Amalfi erano posizionati presso la Porta della Marina. Nonostante fossero angusti e scomodi, dato che bisognava scendere alcuni gradini per accedere agli orinatoi e, presumibilmente, al solo WC disponibile, erano frequentati assiduamente.
Il custode di questi servizi era Ferrigno (il cui nome mi sfugge), un severo militante del Pci e devoto seguace dell'ing. Ruggiero Francese, il leader indiscusso di quel partito in città. Ferrigno, come molti militanti di estrema sinistra dell'epoca, era un assiduo lettore dell'Unità. Ogni mattina, con orgoglio, acquistava il giornale all'edicola Savo in piazza Duomo e lo portava sotto il braccio fino al suo posto di lavoro.
Data la costante affluenza di persone ai servizi, in parte a causa della loro vicinanza alle fermate degli autobus di linea e turistici, Ferrigno ebbe un'illuminazione singolare: decise di apporre due cartelli all'entrata. Il primo, redatto in diversi idiomi e con caratteri ben visibili, esortava gli utenti a non "trattenersi in conversazione", una raccomandazione quasi superflua dato lo spazio ristretto. Il secondo suggeriva di rivolgersi all'Ufficio turistico "in caso di affollamento". Non è chiaro quale fosse la finalità di quest'ultimo consiglio, ma è plausibile che abbia, in seguito, incentivato la creazione di servizi igienici più capienti e funzionali nelle vicinanze dell'Azienda di soggiorno.
La curiosa iniziativa non passò inosservata. Il settimanale "Il Borghese" riportò la notizia dei cartelli, accompagnandola con un commento ironico e pungente.
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